Viviamo un’epoca splendida e assurda. Siamo diventati curatori impeccabili dei nostri musei tascabili, inseguiamo l’algoritmo del giorno sperando in un quarto d’ora di visibilità e applaudiamo al progresso che ci permette di copincollare una richiesta per avere una risposta che fingeremo nostra. Il tutto, mentre le nostre sinapsi si godono una meritata vacanza. È fantastico.